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Comune di Serra de' Conti

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A Volte Ballo con la Sibilla

Dal: 7 novembre 2025
al: 8 gennaio 2026

Raggiungere una vetta, con i piedi o anche solo con lo sguardo, ci riporta in contatto profondo e spirituale con noi stessi. Le potenti foto di Rolf Schertenleib, in mostra dal 7 novembre nella suggestiva chiesa di San Michele a Serra de’ Conti (AN), testimoniano il rapporto dell’autore con la montagna, in particolare i Sibillini, e il suo amore per la dimensione verticale, che permette di spiccare il volo, dalla cima verso la volta stellata e i misteri della vita. Le vette fotografate e racchiuse nel percorso dal titolo “A volte ballo con la Sibilla“, sono quelle raggiunte dal fotografo svizzero in anni di reportage giornalistici e viaggi appassionati in giro per il mondo. Tre gli appuntamenti contestuali alla mostra: – Venerdì 7 Novembre alle 21, inaugurazione, l’autore dialoga con Sandro Appolloni e l’assessore Marica Petrolati. A seguire Soundscape- performance di paesaggio sonoro live electronics e violino con Riccardo Bottegal; – sabato 15 novembre ore 21, narrazione spettacolo sulle leggende della Sibilla a cura di Diego Mecenero; – domenica 23 novembre ore 18, narrazione reading e musica sulle tracce della Sibilla e di Joyce Lussu con Claudia Gioia Gentili e Alfio Vernuccio.   La mostra sarà aperta dal 7 novembre 2025 all’8 gennaio 2026, visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30 (stessi orari del Museo delle arti monastiche).   La mostra è organizzata con il patrocinio del Comune di Serra de’ Conti.07/11/2025 Ore 21:00
Inaugurazione della mostra
 
Ore 22:00 (circa) …

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Le Arti Monastiche e il Territorio di Serra de’ Conti – Itinerario cittadino

Il percorso alla scoperta di Serra de’ Conti prende avvio dalle antiche mura castellane, che ancora oggi custodiscono l’impianto urbano di origine medievale. Attraversando la monumentale porta fortificata, si entra in un centro storico raccolto, suggestivo e ricco di testimonianze dell’importante tradizione monastica che caratterizza il territorio.

Poco oltre la porta d’ingresso, in una traversa di Corso Roma, si incontra l’antico Monastero di Santa Maria Maddalena, fulcro della vita religiosa femminile per secoli e oggi luogo che introduce all’atmosfera silenziosa e contemplativa del borgo. Accanto si erge la Chiesa di Santa Maria Maddalena, riconoscibile per la sua particolare architettura e parte integrante del complesso conventuale.

Il tour prosegue nel cuore del paese dove, all’interno del Palazzo Comunale, si trova il Museo delle Arti Monastiche “Le Stanze del Tempo sospeso”, unico nel suo genere. Qui l’esperienza museale diventa un vero viaggio nel quotidiano delle comunità claustrali, rivelando gesti, saperi e tradizioni che hanno segnato profondamente l’identità del territorio.

A pochi passi si apre l’antico Chiostro di San Francesco, oggi sede del Municipio: un luogo che conserva la quiete originaria dei conventi francescani e che racconta un altro volto della spiritualità locale.

Poco distante, lungo una via parallela a Corso Roma, si trova la Chiesa di Santa Croce, situata in Via Garibaldi, in una zona tranquilla che mantiene intatto il carattere del borgo storico.

Tornando su Corso Roma, troviamo l’antica bottega Paggi, un vero “scrigno del tempo” che conserva ambienti e oggetti originali dell’Ottocento, offrendo uno spaccato prezioso della vita quotidiana di un tempo.

Proseguendo lungo il corso si incontra la Chiesa di San Michele, una delle più antiche del paese, legata alla presenza benedettina. Poco più avanti, si trova la Chiesa di San Fortunato, riconoscibile per il pregevole portale in cotto e le testimonianze pittoriche del Quattrocento conservate al suo interno.

A ridosso del centro storico si trova anche la Chiesa di Santa Maria de Abbatissis, uno dei più antichi luoghi di culto della zona, legato alla storia benedettina e alla figura del Beato Gherardo.

Lasciando il centro storico, l’itinerario si apre verso la campagna, dove emergono due simboli identitari del territorio. Il primo è la Fornace Hoffmann, importante esempio di archeologia industriale che testimonia il passato produttivo legato alla lavorazione dell’argilla. Il secondo è la monumentale Cerqua Grossa, un imponente albero secolare che domina il paesaggio rurale e rappresenta uno dei più preziosi monumenti naturali della regione.

Il tour si conclude così, attraversando mura, chiostri, botteghe, chiese, musei e paesaggi naturali: un percorso che unisce arte, spiritualità, lavoro e natura, rivelando l’anima profonda di Serra de’ Conti e delle sue antiche tradizioni monastiche.

TAPPA GUSTO

Durante o alla conclusione dell’itinerario ci si può concedere una piacevole pausa all’insegna dei sapori locali. È possibile fermarsi a bere un caffè in uno dei bar del centro, come il Bar Italia, oppure gustare piatti tipici della tradizione marchigiana nei ristoranti consigliati, tra cui L’Infinito Country House o Il Convivium, dove i prodotti del territorio e la cucina casalinga raccontano un altro volto autentico di Serra de’ Conti.

TAPPA SHOPPING

Il centro storico offre anche alcune piccole realtà commerciali che conservano il fascino della tradizione artigiana e dell’accoglienza di un tempo. Tra queste spiccano lo storico Forno Olivetti, che ogni giorno sforna pane e dolci freschi, e Luana Intimo, con il suo assortimento di abbigliamento e articoli di alta qualità. Numerose altre botteghe e negozi arricchiscono l’esperienza di visita, invitando a scoprire prodotti e storie legate al territorio.

 

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